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Pagamento del tributo - particolare (gruppo di Cristo con gli apostoli), Masaccio, 1401-1428, Firenze, © Scala Archives

«Penso a quel meraviglioso libro del XV secolo intitolato "Elogio del mercante onorevole" scritto da Benedetto Cotrugli, uno di quegli spiriti universali che ho sempre riguardato come maestro, un piccolo manoscritto di importanza capitale dove egli afferma che ogni cosa andrebbe comprata e venduta al giusto prezzo. Cotrugli è certamente un mercante umanista, forse il primo in senso stretto, e in tal senso, rispetto alla storia, quasi un pacifico rivoluzionario, che proprio per questo ha ancora molto da dire al nostro tempo, specie quando tratta l’etica degli affari e asserisce la "volontà e desiderio d’acquistare roba con honore et senza ofendere Dio et lo proximo". Il suo manifesto intento di non recare danno alcuno né a Dio né al prossimo mi pare di una bellezza commovente, e con umiltà ho cercato di farlo mio nel lavoro di ogni giorno e nella cura del Creato.

Ancora oggi, se sappiamo essere suoi eredi morali, sapremo che la produzione deve avere un giusto prezzo e un giusto profitto. In un tempo non troppo lontano, l’evadere il fisco poteva essere da alcuni riguardato quasi come un’azione astuta, e a volte generava desiderio di imitazione. Oggi non è più così, le cose sembrano ben diverse. Pagare le tasse è un valore, un dovere e al tempo stesso un atto di riguardo verso la società della quale facciamo parte, verso il nostro prossimo. Proprio come è per il profitto, che va commensurato armonicamente. Come possono essere giustificati i profitti eccessivi? Io non ne desidero alcuno, e cerco ogni singolo giorno di porre la massima attenzione a che il guadagno sia conforme alla moralità della mia attività imprenditoriale e all’alta qualità del mio prodotto. Sono convinto che tale visione del mondo riecheggi in ogni persona umana e specialmente nei giovani, ai quali tanto dobbiamo e nei quali riponiamo ogni nostra speranza. Oggi, con la tecnologia, tutti possono sapere tutto di ognuno, e la consapevolezza di un’azienda che fa giusti profitti, distribuendo il beneficio nell’equilibrio tra profitto e dono, crea un’atmosfera generale di fiducia, stima e di serenità.»